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Cos’è una casa di fronte a un incendio che si sta mangiando vorace intere foreste? Nulla probabilmente, ma se la casa in questione è La casa della prateria, storica serie televisiva che ha intrattenuto una generazione, la sensazione è che quel fuoco stia divorando anche un pezzo di memoria.
E’ stata un’icona per la generazione anni ottanta ed è la casa in cui si svolgeva la serie televisiva delle tre sorelline nella prateria, “la casa che cresceva di notte, come i funghi che trovavamo nel bosco e che un bel giorno fu tutta lì, pronta ad accoglierci”. Ma ora brucia. L’incendio boschivo nello Stato americano della California, scatenato nella zona del Parco nazionale dello Yosemite, starebbe infatti minacciando anche l’iconica casa di Little house on the prairie. La casa nella prateria fu prodotta tra il 1974 e 1983, in 203 episodi e fu ispirata alla serie di romanzi dal titolo originale Little House (La piccola casa nella prateria), opera del 1943-1945 della scrittrice statunitense Laura Ingalls Wilder.



Un team di designer di San Diego ha creato una curiosa macchina monoposto a forma di uovo che promette alle persone che vivono nelle metropoli ad alto traffico di evitare interminabili code. La macchina, finalista alla Sierra Nevada Innovation Challenge, è elettrica e verrà messa in vendita negli Usa a 5.000 dollari.



Il sistema appena installato ha detronizzato il giapponese KComputer, creato da Fujitsu, che è sceso al secondo posto. È la prima volta che gli Stati Uniti raggiungono il vertice della classifica dei computer più veloci dopo essere stati sconfitti per due anni di seguito. Ibm Sequoia verrà utilizzato per effettuare simulazioni per contribuire a prolungare l’efficienza delle armi nucleari, evitando la necessità di reali test sotterranei. Il super computer si trova nel Lawrence Livermore National Laboratory del Dipartimento dell’energia della California. ” Sequoia è sicuramente il più veloce – ha dichiarato Thomas D’Agostino, amministratore del National Nuclear Security Administration (NNSA) – ma altrettanto importanti sono le funzioni di elaborazione sottostanti che ci consentono una maggiore fiducia nell’armamento nucleare della nazione”. Il computer è in grado di calcolare in un’ora ciò che richiederebbe l’impiego di 6,7 miliardi di persone dotate di calcolatrici messe al lavoro senza sosta per 320 anni. Malgrado lo sforzo americano per raggiungere il primo posto dei computer super-veloci, attualmente la nazione ne ha soltanto tre nei primi dieci , peggiorando il risultato di soli sei mesi fa quando erano cinque. Cina e Germania hanno due super-computer a testa, mentre Giappone, Francia e Italia ne hanno uno. Ma Ibm ha dimostrato di essere il principale produttore del settore con ben cinque processori nella top ten. Sequoia utilizza 1,5 milioni di processori ed è 1,55 volte più veloce del modello di Fujitsu che è dotato di meno della metà di Cpu (central processing units). Inoltre il supercomputer di Ibm è anche più efficiente rispetto a quello di Fujitsu, infatti consuma 7,9 megawatt rispetto al computer K che per funzionare necessita di 12,6 megawatt. Il primo computer ad aggiudicarsi la palma di più veloce del mondo fu CM-5/1024 nel 1993, progettato da Thinking Machines. Secondo le stime degli esperti, Sequoia è 273.930 volte più veloce; pertanto un calcolo che avrebbe richiesto più di tre giorni soltanto diciannove anni fa, oggi può venire effettuato in meno di un secondo.



A partire dal primo di luglio sara vietato in ogni sua forma e composizione ma nel frattempo, complice l’imminente divieto i prezzi sono raddoppiati, i menu dei ristoranti sono stiipati di ricette che lo contemplano e i buongustai sono impegnati in un’ultima abbuffata di colesterolo. La decisione della California di vietare il foie gras (fatto con il fegato di anatre o di oche appositamente ingrassate) è stata presa nel 2004 dall’allora governatore Arnold Schwarzenegger, ma è stato concesso un periodo di otto anni di tolleranza. A partire da quella data ha imperversato un dibattito tra i buongustai e alcuni chef da una parte, e gli attivisti animalisti dall’altra. Ci sono state proteste, allarmi su un futuro mercato nero e anche minacce di morte contro gli chef più avversi alla proibizione del fegato d’oca. Uno di questi, Chris Cosentino, ha ricevuto minacce di morte, ma nella sua risposta ha ribattuto accusando gli attivisti di avere “un’agenda per creare un paese di vegani”. A tre settimane da quello che è stato ribattezzato “foie-mageddon” (l’apocalisse del foie gras) i ristoranti fanno affari d’oro, proponendo piatti a base della prelibatezza. Al “Melisse” di Santa Monica, due stelle Michelin, lo chef Josiah Citrin ha ideato il “Foie for all” (cinque portate che comprendono agnolotti di foie gras tartufato, sogliole di Dover con foie grase pudding con foie gras) servito per 185 dollari, che viene regolarmente scelto da almeno un terzo dei clienti. “E’sicuramente una delle portate più popolari che serviamo qui – ha sostenuto lo chef – La cosa grandiosa dell’America è la libertà di scelta. Sono personalmente triste perché il foie gras è un prodotto di alta gastronomia.” I manifestanti che hanno picchettato il ristorante il mese scorso sono in netto in disaccordo. Madeline Bernstein, presidente della locale società per la prevenzione della crudeltà verso gli animali, ha detto: “le persone hanno diritto di mangiare, ma non quello di torturare ciò di cui si nutrono”. Le recenti proteste avvenute in tutto lo Stato hanno creato una sorta di carboneria del foie gras, con appuntamenti più o meno segreti dedicati al fegato d’oca.Il sito Dishcrawl ha organizzato con successo una serie di eventi in località segrete. La portavoce del sito, Tracy Lee, ha dichiarato: “io credo nella libertà di mangiare quello che più ci piace ed è stato piacevole per le persone godersi il cibo senza la presenza dei manifestanti. Un sacco di gente è venuta a questi eventi per acquistare grosse quantità di foie gras e poi congelarlo, ne stanno facendo incetta e i prezzi sono praticamente raddoppiati”. L’idea dell’alimentazione forzata dei volatili risale, per quanto è noto, almeno all’epoca romana ed è stata descritta nel Primo secolo dopo Cristo da Plinio il Vecchio. Attualmente la stragrande maggioranza di foie gras viene prodotta in Francia utilizzando un controverso procedimento noto come “gavage”. Le anatre e le oche vengno iper-alimentate tramite un tubo inserito nelle loro gole più volte al giorno per tre settimane e i loro fegati dilatati fino a dieci volte le dimensioni normali.



E’ accaduto a Monrovia (California), dove due sorelle gemelle adolescenti, Rachel e Valerie Gasparini, hanno filmato il rinfrescante bagno che un orso si è concesso nella loro piscina. Le ragazze hanno raccontato che l’animale non ha dato segni di aggressività e non ha distrutto nulla. Si è semplicemente limitato (come visibile in questo video) a una breve nuotatina e poi ha tolto il disturbo.


C’è una spiaggia lungo le coste californiane di Camp Pendleton, dove si trova la più grande base della Marina Usa e dove i militari si esercitano per provare assalti dal mare e sbarchi, che piace pero’ anche ai nudisti e da anni è considerata uno spot per i bagni in nudità. Ma i marines tentano in ogni modo di allontanare i nudisti, con ranger che li minacciano e una battaglia legale in corso.



Il suo nome lo deve al personaggio di Star Wars, ma la sua vita e il suo poco invidiabile titolo li deve a Terry Schumacher di Hanford (California) divenuta sua padrona dopo averlo ritrovato abbandonato. Il cane, un incrocio tra un chinese crested dog e un chihuahua, ha 14 anni, pesa meno di un chilogrammo ed è veramente brutto (oltre che probabilmente malato), ma proprio per queste ragioni è uscito vincitore dal 23esimo concorso annuale alla fiera Sonoma Marin di Petaluma. Sul podio con lui sono saliti Princess Abby, un chihuahua senza un occhio (vincitrice della passata edizione) e Hercules, un carlino di quindici anni completamente cieco.



Jayce Lee Dugard aveva undici anni quando, nel 1991, venne rapita dai coniugi Garrido. Per diciotto anni è stata segregata e violentata (ha dato alla luce due bambine). Ieri, il tribunale di Placerville (California) ha condannato Philipp Garrido a 431 anni di carcere e sua moglie Nancy a 36. Jaycee, che ha preferito non comparire in aula, ha incaricato sua madre di leggere una lettera nella quale ha espresso tutto il proprio disprezzo nei confronti dei suoi rapitori. Il 10 giugno 1991 Jaycee venne rapita a South Lake Tahoe sotto gli occhi del patrigno (Carl Probyn, inizialmente ritenuto responsabile dell’accaduto) alla fermata dove era solita attendere il bus della scuola. Dopo di che sparì per diciotto anni e a nulla servirono le ricerche avviate poche ore dopo la sua scomparsa. Il suo caso, in breve, balzò agli onori della cronaca nazionale e la madre, Terry, fondò un gruppo chiamato Jaycee’s Hope che nel corso degli anni ha provveduto a mantenere vivo l’interesse attorno alla scomparsa della giovane. Child Quest International e il National Center for Missing and Exploited Children collaborarono alla ricerca e il caso di Jaycee Dugard è stato più volte proposto nel popolare show televisivo statunitense America’s Most Wanted. Nel corso della sua prigionia Jaycee ha dato alla luce due bambine (nell’agosto del 1994 e nel novembre del 1997). La giovane si presentava come Alyssa sostenendo di essere la figlia dei Garrido e la sorella maggiore delle bimbe e, pur avendo avuto numerose possibilità di fuga e di contatti con estranei, non ha mai rivelato la sua vera identità, dimostrando di soffrire della cosiddetta sindrome di Stoccolma. . Per comprendere come si è arrivati alla soluzione del caso è necessario ripercorrere alcune tappe della vita di Philip Craig Garrido. L’uomo era gia stato protagonista di reati a sfondo sessuale con vittime minorenni: a ventuno anni violentò una quattordicenne ma non venne mai processato poichè la ragazzina rifiutò di testimoniare. Nel 1976 rapì (sempre a South Lake Tahoe) e violentò Katherine Callaway e la perizia psichiatrica richiesta dalla corte che lo condannò a cinquant’anni di prigione (ma uscì sulla parola nel 1988) lo definì “un deviato sessuale cronicamente dedito agli stupefacenti”. Nel corso della sua detenzione incontrò Nancy Bocanegra, poi divenuta sua moglie, che si trovava nel penitenziario in visita a uno zio. Il 24 agosto 2009 Philip Garrido si presentò negli uffici del Fbi a San Francisco per consegnare un plico che conteneva la sua ricetta per sconfiggere i comportamenti sessuali criminosi come quelli che egli stesso aveva compiuto. Nello stesso giorno si recò anche alla University of California Berkeley per richiedere un permesso per un evento religioso che intendeva organizzare nel campus dell’ateneo. Garrido aveva un blog associato a quella che chiamava la Gods Desire Church, da lui ideata, nel quale sosteneva di essere in grado di controllare i suoni con la mente. La responsabile degli eventi universitari, Lisa Campbell, si insospettì degli strani discorsi dell’uomo e, pur fissando un nuovo appuntamento per il giorno successivo, segnalò il fatto alla polizia. L’indomani Garrido arrivò negli uffici dell’ateneo californiano tenendo per mano le due bambine che aveva messo al mondo, presentandole come le proprie figlie. Il poliziotto presente all’incontro sapeva che l’uomo che aveva davanti era in libertà vigilata per violenza sessuale e non potè evitare di notare lo strano comportamento delle bimbe. Di segnalazione in segnalazione si arrivò a un drammatico confronto negli uffici dei responsabili della libertà vigilata di Garrido, nel corso del quale tutti mentirono (compresa Jaycee) ma, alla fine, la verità venne a galla: a diciotto anni dalla sua scomparsa Jaycee Lee Dugard era stata ritrovata. La ragazza, oggi ha trentuno anni e vive in una località segreta con le due figlie, presenterà presto il libro nel quale ha raccolto le memorie della sua lunga prigionia che si intitolerà A Stolen Life (una vita rubata). Ieri nell’aula del tribunale di Placerville la madre di Jaycee ha letto le prime parole che sua figlia abbia mai indirizzato verso i suoi rapitori a partire dal momento della sua liberazione: ” Ho deciso di non essere qui oggi perchè mi rifiuto di sprecare un altro secondo della mia vita in vostra presenza. Ho preferito farvi leggere queste righe da mia madre. Phillip Garrido, sei sbagliato. Non sono mai riuscita a dirtelo, ma ora ho la libertà e ti dico che sei un bugiardo e tutte le tue cosiddette teorie sono sbagliate. Tutto quello che mi hai fatto era sbagliato e spero che un giorno te ne renderai conto. Quello che tu e Nancy avete fatto è stato riprovevole. Non c’è nessun Dio nell’universo che possa perdonare le vostre azioni. A te, Phillip, dico che sono sempre stata un oggetto del tuo divertimento. Ho odiato ogni secondo di quei 18 anni a causa tua e delle perversione sessuali in cui mi hai coinvolto. A te, Nancy, non ho nulla da dire. Entrambi potete risparmiare le vostre scuse e le vostre parole vuote. Per tutti i crimini che avete commesso, spero che avrete tante notte insonni così come le ho avute io. Sì, ripenso a tutti quegli anni e sono arrabbiata perchè avete rubato la mia vita e quella della mia famiglia. Fortunatamente ora sto bene e non vivo più in un incubo. Ho una famiglia meravigliosa e splendidi amici che mi circondano. Questo non potrete più togliermelo”.



Si chiama weGrow (anche se molti lo chiamano il Wal-Mart dell’erba) e ha aperto i battenti domenica scorsa a Sacramento (California, Usa). Ma a differenza del soprannome che gli è stato affibbiato non venderà marijuana. Le piante ci sono, ma solo in esposizione e quindi non in vendita, tuttavia nei tremila metri quadrati del nuovo store della catena weGrow sarà possibile acquistare tutto ciò che serve per la coltivazione domestica. Inoltre saranno disponibili lezioni di coltivazione e consulenze mediche. A potere usufruire dei servizi e della possibilità di fare acquisti saranno infatti soltanto coloro che esibirannno un certificato medico che attesti l’uso terapeutico della sostanza. Tutto è iniziato all’incirca un anno fa a Oakland (California) con l’apertura di un magazzino chiamato iGrow ma, via via che i vari stati americani hanno approvato l’uso terapeutico della cannabis (per il momento sono 15 in tutto), altri negozi specializzati in idroponica (la tecnica di coltivazione fuori dal suolo) hanno aperto i battenti. Arizona, New Jersey, Colorado e Oregon sono i prossimi candidati a ospitare un punto di vendita weGrow che si autodefinisce The First Honest Hydro Store



Terminato il doppio mandato come Governatore della California, Arnold Schwarzenegger intende riprendere a recitare. “I miei amici della CAA (Creative Artists Agency, gli agenti di Schwarzy) mi hanno chiesto per sette anni quando avrebbero potuto accettare un’offerta di lavoro- ha scritto su Twitter l’ex-governatore – Da oggi la luce è verde”. Lo aveva preconizzato al termine del primo Terminator: “I’ll be back (tornerò)” e cosi è stato. L’ultima apparizione di Schwarzenegger sul grande schermo è stata nel 2010, un cameo ne I mercenari dell’amico Sylvester Stallone.