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E’ accaduto a Monrovia (California), dove due sorelle gemelle adolescenti, Rachel e Valerie Gasparini, hanno filmato il rinfrescante bagno che un orso si è concesso nella loro piscina. Le ragazze hanno raccontato che l’animale non ha dato segni di aggressività e non ha distrutto nulla. Si è semplicemente limitato (come visibile in questo video) a una breve nuotatina e poi ha tolto il disturbo.



Si tratta di un creativo filmato promozionale della Tipp-Ex®, azienda leader nel mercato dei correttori e appartenente al gruppo Bic. Nella sua prima stagione la pubblicità interattiva (al momento ha registrato quasi venti milioni di contatti) prevedeva un incontro tra il cacciatore e l’orso, durante il quale spettava all’utente scegliere se sparare o meno all’animale. Indipendentemente dalla scelta il cacciatore afferrava un bianchetto correttivo e, dopo avere cancellato la parola shoot (spara), proponeva di scrivere ciò che si desiderava fare all’orso con un ‘ampia gamma di azioni possibili. La nuova campagna invece (intitolata la festa di compleanno dell’orso e il cacciatore 2012) è ambientata in un prato ai limiti di un bosco e i due protagonisti sono seduti a un tavolo, l’uno di fronte all’altro, pronti a festeggiare. A interrompere il party arriva un asteroide infuocato e questa volta la scelta proposta è tra interrompere la festa o andare avanti. Nuovamente il cacciatore cerca di afferrare il bianchetto ma non lo trova. In suo soccorso arriva l’orso con il correttore della Tipp-Ex®. In questa occasione a venire cancellato è l’anno e l’attore umano invita a fare presto a scegliere un altro anno (se si esita qualche secondo dopo la fine del filmato l’uomo torna gridando: “Che cosa stai facendo? Sbrigati! Scrivi un anno”). A questo punto la scelta va da 0 a 2012 e per ogni periodo storico prescelto si può assistere a un breve video con i due protagonisti perfettamente calati nell’epoca.

Siku: il cucciolo di orso polare



Un cucciolo di orso polare del quale si può seguire la crescita attraverso una webcam. E’ stata questa l’idea del parco danese Scandinavian Wildlife Park che da ieri, Giornata internazionale dell’orso polare, diffonde online le immagini del piccolo Siku. L’intenzione è quella, attraverso le tenere immagini dell’orsetto, di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre le emissioni di Co2 e i conseguenti cambiamenti climatici per consentire la sopravvivenza della specie degli orsi polari, sempre più a rischio estinzione.



Knut è un orso polare nato in cattività allo Zoo di Berlino nel 2006. La sua storia ha fatto il giro del mondo poiché è stato rifiutato dalla madre e cresciuto dai guardiani dello zoo e anche a causa del fatto che è stato il primo cucciolo di orso polare, in trent’anni, a superare l’infanzia nello zoo tedesco. Nel settembre dello scorso anno, i gestori del giardino zoologico berlinese avevano pensato di far raggiungere Knut da una femmina della sua specie, Gianna (in onore di Gianna Nannini, molto popolare in Germania). La speranza era quella che i due orsi si accoppiassero, ma questo non è mai accaduto perchè Knut è molto giovane e non molto interessato al sesso. I due orsi, inizialmente divisi da una recinzione, hanno fatto amicizia e interagivano giocosamente. Ora, Gianna è ritornata a Monaco, ma Knut non sembra essere troppo triste: “Lei gli rubava tutto, dal cibo ai giochi. I primi mesi di vita sono stati piuttosto difficili- ha detto Doris Webb, che, nel 2008, aveva lanciato una campagna per far rimanere Knut nello zoo quando i gestori avevano preso in considerazione l’idea di mandarlo altrove- Gianna è incredibilmente briosa. Ora Knut può riprendere a giocare da solo come ha sempre fatto”

L’orso automibilista



A Denver (Colorado), un orso, attratto da un sandwich al burro di noccioline dimenticato sul sedile posteriore, ha apero la portiera della macchina ed è salito sulla Toyota Corolla del diciassettenne Ben Story. Ma, una volta a bordo, il plantigrado si è trovato intrappolato nell’auto in conseguenza del fatto che la portiera, forse per un alito di vento, si era richiusa. L’orso ha iniziato ad agitarsi e colpendo il cambio automatico lo ha messo in posizione neutrale. A quel punto la vettura, a causa della pendenza della strada, ha incominciato a muoversi. Il “viaggio” è stato di soli 38 metri e si è concluso contro una macchia d’alberi. I vicini di Story hanno chiamato il 911; gli agenti sopraggiunti hanno liberato l’orso-pilota aprendo una portiera con una lunga corda, consentendo all’orso di tornare nei boschi. Ben King ha dichiarato di avere bisogno di una nuova macchina poichè gli interni sono stati gravemente danneggiati dalla sfurita dell’inatteso “ladro” di auto.