Nel corso dei lavori di ampliamento dell’ospedale di Hall, in Austria, è stata scoperta una fossa comune con i resti di almeno 220 persone, la maggiore parte delle quali affette da disabilità mentali o fisiche, che si sospetta risalgano all’epoca nazista. L’ipotesi è quella che le vittime facessero parte del “Programma Eutanasia” (Aktion T4) che prevedeva l’eliminazione dei malati mentali. I resti umani ritrovati nei pressi dell’ospedale tirolese risalirebbero a un periodo compreso tra il 1942 e il 1945. I lavori di ampliamento sono stati immediatamente bloccati per consentire l’identificazione delle vittime e a portare avanti questo triste compito sarà una commissione appositamente nominata. Nel corso della dittatura nazista furono migliaia i portatori di handicap mentali e fisici a venire eliminati. Trentamila furono uccisi in un solo ospedale psichiatrico, quello di Schloss Hartheim, vicino a Linz. Il governatore del Tirolo, Guenther Platter, si è detto “profondamente scosso” dal macabro ritrovamento e ha dichiarato: “Questo oscuro capitolo della nostra storia dovrà essere portato alla luce con molta attenzione”